Arriva a Milano, sul palcoscenico dell’Allianz Teatro, “Il giorno della tartaruga”, la commedia musicale targata G&G che la Compagnia della Rancia e il Sistina portano in scena come omaggio agli autori e registi che hanno creato la commedia musicale italiana e l’hanno esportata nel mondo: Sandro Giovannini e Pietro Garinei.
“Il giorno della tartaruga” debuttò nel 1964 e fu portato al successo da Renato Rascel e Delia Scala. Dopo l’apprezzamento del pubblico e della critica ottenuto nella scorsa stagione, Saverio Marconi firma questo omaggio anche nella stagione 2008-2009, affidando i ruoli principali a due attori di talento molto amati dal pubblico del musical: Chiara Noschese, una delle più importanti interpreti della commedia musicale italiana che, dopo i successi di molti spettacoli della Rancia e di “Alleluja Brava Gente” e “Aggiungi un posto a tavola”, torna ad interpretare uno spettacolo di Garinei e Giovannini; accanto a lei, Christian Ginepro che, dopo essere stato nel cast di diversi musical della Rancia, ha raccolto un personalissimo e caloroso successo interpretando il Maestro delle Cerimonie in “Cabaret” e in questa stagione ha debuttato come regista dell’attesissimo “Robin Hood”.
Sullo sfondo dell’Italia degli anni del boom, in oltre due ore piene di ritmo, atmosfere romantiche ma soprattutto divertenti, i due protagonisti interpretano Lorenzo e Maria, un marito e una moglie che si punzecchiano con ironia e finezza dalla prima all’ultima scena. In una sequenza di gag esilaranti, offrendo una grande prova di recitazione, essi si caleranno nei panni anche degli altri personaggi che accompagnano la giovane coppia in una storia semplice, quotidiana, nella quale anche oggi è quasi impossibile non immedesimarsi; a completare il cast, accanto a loro, 8 performers danno vita ai ricordi della coppia creando atmosfere romantiche, divertenti e, a tratti, nostalgiche.
Oltre a Lorenzo e Maria c’è un altro “protagonista”: la tartaruga che dà il titolo allo spettacolo e a cui sono dedicate l’apertura e la chiusura, un animaletto domestico al quale confidare i propri crucci e del quale prendersi cura, o quasi un alter ego di Lorenzo. In fondo la tartaruga simboleggia un modello di vita coniugale: i due protagonisti, proprio come lei, restano chiusi all’interno del guscio della propria casa.